http://www.pupia.tv - Napoli - "Non li chiamerò più poteri forti, ma li chiamerò sistemi criminali e poteri criminali". Così de Magistris ha aperto la seduta del Consiglio comunale sul bilancio, dopo aver lanciato un appello alla sua maggioranza e anche ai fuoriusciti dalla maggioranza, il sindaco si è soffermato a lungo sulla vicenda che lo vede condannato a un anno e tre mesi, parlando per 23 minuti. "Non è facile andare avanti, ma la libertà non ha prezzo", ha detto. "Io non mi sono piegato, le sentenze vanno rispettate ma anche raccontate: ho subito una sentenza intrisa di violazioni di legalità e costituzionali, una sentenza che non si comprende. Nella mia vita ho subito novanta procedimenti: i giudici che hanno emesso quella sentenza si dovrebbero vergognare e dimettersi loro". "Non capisco perchè - ha aggiunto de Magistris - mi ha giudicato il Tribunale di Roma quando il tribunale competente è quello di Salerno".
Sulla legge Severino: "Non si può cancellare un sindaco a colpi di formalismi giudiziari. Arriveremo al 2016, non ci faremo piegare. Questo è un sistema criminale che si nasconde dietro mezzi giuridici. Ho incontrato criminali più coraggiosi di persone che si nascondono dietro le vesti dello Stato e sono loro più criminali dei criminali. Ma noi - insiste il sindaco - contrasteremo questa melassa putrida". "Quando si alza il tiro e non ci si piega, l'artiglieria pesante diventa più pericolosa. Noi non abbiamo armi ma sappiamo resistere e resisteremo. La nostra esperienza non è solo Napoli ma va ben oltre e la porteremo fino alla fine". (26.09.14)