Dopo la protesta dello scorso 8 settembre, dunque, tornano sotto la Prefettura i lavoratori divenuti ‘operai manutentori’, seguiti dal sindacato Fsi. Manifestano contro una decisione presa in fretta e furia, che rende la situazione ancor più incerta. C’è chi lavora e riceve lo stipendio ‘a singhiozzo’, dunque senza puntualità. E c’è chi ne prende in misura molto limitata (parliamo di una cifra aggirante intorno ai 300 euro).
"Stiamo salendo al Prefetto per un passaggio obbligato; non sarà né la prima volta, né l’ultima. Sembrerebbe che due delle ditte appaltatrici da primo di Ottobre stanno per andare via" - ha dichiarato Dario Cagnazzo, segretario territoriale Fsi.