Sono stati rilasciati al termine di una complessa operazione di intelligence, i 49 ostaggi rapiti dall’Isil a giugno scorso nel consolato turco di Mosul.
Il primo ministro Davutoglu ha negato il pagamento di un eventuale riscatto, e non ha fornito altri particolari. Dopo essere rientrato in anticipo da una visita di stato in Azerbaijan, il capo del governo si è incontrato con i rapiti a Sanliurfa, nell’est del paese, prima di partire insieme a loro per la capitale.
“Abbiamo fatto di tutto per riunire le vostre famiglie ad Ankara, e tutti ne sono informati. Oggi è un giorno di festa non solo per voi e i vostri cari, ma per tutto il paese”.
Tra i 49 ostaggi vi erano dei cittadini iracheni, un certo numero di diplomatici e militari turchi e perfino dei bambini in tenera età.