Sì o no all’indipendenza. Per la Scozia è il momento della verità, giovedì gli elettori dovranno fare la loro scelta e fino all’ultimo i sondaggi danno un risultato incerto per il referendum.
Per il First minister scozzese Alex Salmond, leader del Partito nazionalista scozzese, piazzato al centro-sinistra dello scacchiere parlamentare, questa consultazione è il coronamento della vita politica:
“Votate per il futuro di questo paese, per la prosperità economica che certamente possiamo ottenere in breve tempo. Costruiamo anche una società più giusta. Facciamo della Scozia, un paese in cui valga la pena di vivere”.
Londra fa blocco contro il sì. Tutto l’arco costituzionale, da destra a sinistra. Fra i più impegnati l’ex premier laburista Gordon Brown, scozzese di nascita:
“Abbiate fiducia nel futuro. Non sanno quello che stanno facendo, ci stanno facendo cadere in una trappola. Abbiate fiducia e dite ai vostri amici. Per ragioni di solidarietà, di condivisione, di giustizia, di orgoglio per la Scozia, l’unica risposta è votare No.”
I risultati definitivi si conosceranno nella giornata di venerdì.
La prima conseguenza potrebbe essere a Downing street. Il premier Cameron è stato molto criticato per la gestione della campagna elettorale. Anche nel suo stesso partito.