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I vertici ucraini la definiscono una “giornata storica”.
Per l’Europarlamento è la celebrazione della democrazia.
Tutto questo si concentra nella ratifica dell’accordo di associazione tra Kiev e l’Unione Europea, avvenuta in contemporanea tra le due assemblee riunite in sessione plenaria.
“La ratifica di questo trattato – ha detto il presidente Martin Schulz – il cui testo è rimasto invariato dai primi giorni delle proteste pacifiche di Maidan, rappresenta un momento glorioso per la democrazia”.
Per Kiev, come confermato nell’intervento del presidente Petro Poroshenko, la ratifica rappresenta un primo passo verso l’adesione dell’Ucraina all’Unione Europea.
“Il centinaio di morti nelle proteste di piazza e gli 872 coraggiosi soldati uccisi nel conflitto, non sono solo caduti per l’Ucraina – ha sottolineato il presidente ucraino – Hanno dato la loro vita per permetterci di prendere un posto dignitoso nella famiglia europea”.
Malgrado l’ entusiasmo sull’accordo pesa l’opposizione di Mosca che ha ottenuto che l’applicazione commerciale sia ritardata fino al primo gennaio 2016.
Ora Kiev ha ribadito di voler far entrare in vigore il trattato al più presto.