In India le piogge monsoniche hanno provocato la morte di oltre 100 persone. E’ lo Jammu Kashmir la zona più colpita dalle inondazioni, registrando le precipitazioni più abbondanti da circa mezzo secolo.
Chiusi i quattro ponti che collegano le due parti della città di Jammu, mentre ai residenti è stato chiesto di andar via.
Secondo gli esperti le frequenti inondazioni sono dovute a decenni di deforestazione e alla scarsa gestione delle dighe.
In Pakistan è stata dichiarata l’allerta massima in quattro distretti, dopo che le piogge hanno provocato 106 morti in tre giorni e hanno danneggiato migliaia di case. Frane e crollo di tetti sono tra le cause principali dei decessi nella provincia del Punjab e nella zona del Kashmir amministrata dal Pakistan.
Colpita duramente anche la Cina, dove una quarantina di persone hanno perso la vita e oltre centomila sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni nel sud-ovest del Paese. Il costo dei danni ammonta a circa due miliardi e mezzo di euro.