A 10 anni dalla strage della scuola di Beslan, l’Ossezia del Nord, come ogni anni, dedica tre giorni di commemorazioni. Era il primo settembre 2004, quando un gruppo di separatisti ceceni attaccò l’edificio scolastico. Un massacro costato la vita a 334 persone, tra cui 186 bambini. Dolore, rabbia e ancora tanta paura per possibili nuovi attentati.
“Non è cambiato nulla-fa notare la Presidente del Comitato dei familiari delle vittime-.Corruzione e clientelismo dilagano esattamente come prima. Nessuno è stato punito per come è stata gestita quella crisi, e questo ci fa davvero soffrire perchè, ancora oggi, non ci sentiamo per nulla protetti.”
Durante l’assedio e nel disordinato assalto delle forze speciali russe oltre alle vittime, quasi ottocento persone rimasero ferite. Fu il più grave attacco terroristico mai avvenuto in Russia, il secondo più grave nella storia moderna. Da allora il ritorno a scuola per gli studenti russi e per la Repubblica autonoma della Federazione Russa non è più la festa di prima.