In Pakistan dopo due settimane di paralisi istituzionale i leader dell’opposizione, Imran Khan e Tahir ul-Qadri hanno accettato di tentare la via del dialogo con il governo, sotto la mediazione del capo dell’esercito.
“Voglio ringraziare il capo dell’esercito e l’esercito pachistano – ha detto Ul-Qadri -per il passo avanti fatto nella ricerca di una soluzione a questa crisi”.
Il leader religioso Tahir-ul-Qadri, insieme all’ex campione di cricket Imran Khan conduce la rivolta contro il premier Nawaz Sharif, da giorni di fronte al parlamento la folla dei contestatori ne attende le dimissioni:
“Parteciperò al negoziato. – ha detto Imran Khan – E sei dio vorrà, in questo stesso luogo festeggeremo tra 24 ore”.
Secondo gli osservatori, però, c‘è il rischio di un golpe militare.