Un piano da mezzo miliardo di dollari per contenere l’epidemia di Ebola nei prossimi nove mesi: lo ha annunciato l’Organizzazione Mondiale della Salute, che teme di dover far fronte a un numero di casi largamente superiore all’attuale – circa ventimila, oggi sono 3060, con più di 1500 decessi – e a una diffusione nel triplo dei Paesi attualmente colpiti, oggi quattro.
Un esperto dell’OMS contesta anche alcune delle decisioni prese fin qui:
“Le restrizioni ai viaggi e al commercio non bloccheranno il virus. È più probabile che compromettano le capacità di risposta, che finiscano per favorire la diffusione del virus, perché sempre più persone tenteranno di spostarsi comunque, sarà un problema controllarle, è una strategia suicida vietare i viaggi”.
Quattro i Paesi colpiti finora, più la Repubblica Democratica del Congo, nel quale si registra la diffusione di un ceppo diverso. In Nigeria è stato comunicato il primo decesso fuori dalla regione di Lagos.
Si tratta di un medico, che aveva curato il primo malato a Lagos ed era poi rientrato a Port Harcourt, dove operano tra l’altro le principali compagnie petrolifere internazionali.
Difficile ricostruire tutti i contatti del medico, per ora sono settanta le persone sottoposte a controlli.