Papa: non alle bombe, deve decidere l'ONU

2014-08-19 9

Un “no” netto ai bombardamenti, nemmeno per fermare un genocidio: lo ha detto Papa Francesco sul volo che lo riportava a Roma, dopo cinque giorni in Corea. Quando gli è stato chiesto da un giornalista se è favorevole a bombardamenti sull’Iraq per fermare un genocidio, il Papa ha risposto così:
“In questi casi dove c‘è un’aggressione ingiusta
posso solo dire che è lecito fermare l’aggressore ingiusto, sottolineo il verbo, dico fermare, non bombardare o fare la guerra”.

Con la scusa di fermare un’aggressione le potenze hanno spesso fatto guerre di conquista, ha ricordato, sottolineando che spetta alle Nazioni Unite decidere. Non è da escludere un suo viaggio in Kurdistan:
“Sono disponibile. In questo momento non è la cosa migliore da fare, ma sono disposto a questo”.

In Kurdistan si trova al momento l’inviato personale del Papa, il cardinale Fernando Filoni.

Nel corso del suo viaggio in Corea, il Papa ha espresso ai vescovi asiatici l’auspicio che il Vaticano possa avere relazioni con i Paesi con i quali attualmente non ne ha. “Relazioni fraterne”, ha detto, e non solo diplomatiche. E a chi gli ha chiesto se sarebbe pronto a un viaggio in Cina, ha risposto “anche domani”.

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