“Svegliatevi”, ha detto e ripetuto il Papa ai giovani asiatici, presenti a Hemi in numeri superiori al previsto: erano seimila gli iscritti, quattromila coreani e duemila di altri Paesi asiatici, compreso, pare, un gruppetto di cinesi continentali.
“Gioventù dell’Asia, alzati” era il tema della giornata dei giovani asiatici, il cui prossimo appuntamento sarà nel 2017 in Indonesia.
“Alzati parla di una responsabilità che il signore vi affida”, ha tra l’altrro detto Francesco ai ragazzi assiepati davanti al castello che ricorda i 132 martiri cristiani torturati e uccisi in Corea.
È nell’incontro con i Vescovi asiatici che Bergoglio aveva invece parlato del dialogo che il Vaticano deve avere con quei Paesi con i quali non esistono relazioni diplomatiche: “spero fermamente che i Paesi del vostro Continente con i quali la Santa Sede non ha ancora una relazione piena, non esiteranno a promuovere un dialogo, a beneficio di tutti”, ha tra l’altro detto, precisando poi: “non mi riferisco solo al dialogo politico, ma anche al dialogo umano e fraterno”. Frasi, queste, aggiunte a braccio.
Momento particolarmente toccante della giornata, il battesimo, col nome di Francesco, del padre di uno dei ragazzi morti nel naufragio di Sewol.