“Una banda di terroristi”: così il Ministro degli Esteri tedesco ha definito l’Isis e spiegato la necessità di un intervento rapido della comunità internazionale in Iraq.
Franck-Walter Steinmeier è giunto a Baghdad per una visita di un giorno, all’indomani della decisione europea di un sostanziale via libera alla vendita di armi ai curdi iracheni:
“Le immagini che vediamo ogni giorno di gente assassinata, massacrata, sconvolgono la Germania e il mondo intero. È una catastrofe per la popolazione qui in Iraq. Una banda di terroristi assassini tenta di sottomettere un Paese e creare un proprio Stato, un califfato. E dobbiamo temere che possano cedere anche le ultime ancore di stabilità in Iraq”.
Steinmaier, che ha incontrato prima il nuovo premier e poi il presidente iracheni, si è successivamente recato in visita a un campo profughi di Erbil, nel Kurdistan.
Ha posto l’accento soprattutto sugli aiuti umanitari, sottolineando l’impegno preso dalla Germania, per 24 milioni di euro. Proprio a Erbil è atterrato nelle scorse ore il primo Hercules C130 carico di aiuti italiani, e nelle prossime ore arriveranno anche quelli di altri Paesi europei.
Per le armi i tempi sono più lunghi: anche l’Italia ha già confermato di essere pronta a fornire aiuti militari, ma sarà necessario un passaggio parlamentare. Le commissioni delle camere dovrebbero incontrarsi già mercoledì.
E mentre il flusso delle popolazioni perseguitate nel Nord dell’Iraq prosegue incessante verso il Kurdistan, c‘è chi rienta in Siria: decine di famiglie stanno attraversando il Tigri. Fuggiti dal conflitto, si sono ritrovati in una situazione forse ancora peggiore.