Nel giorno del sessantanovesimo anniversario della resa del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale, due ministri del governo di Shinzo Abe hanno visitato il controverso santuario di Yasukuni a Tokyo, considerato – in particolare da Cina e Corea del Sud – simbolo del militarismo nipponico del secolo scorso. Per evitare polemiche, il premier Abe non era presente