I peshmerga curdi chiedono più armi per contrastare i fondamentalisti islamici, e dagli Stati Uniti arriva la notizia secondo cui l’amministrazione Obama starebbe considerando la possibilità di inviare altri consiglieri militari in Iraq.
Le forze curde hanno riconquistato un po’ di terreno, come la città di Makhmour, ma sconfiggere i jihadisti, anche con il supporto dei raid aerei statunitensi, è un traguardo ancora lontano.
“Tutte queste armi, le mitragliatrici, i veicoli trasporto truppe, i mortai, i razzi anticarro, i carri armati, le armi di precisione… gli eserciti di tutti i Paesi sono dotati di tutte queste armi – dice Sadi Ali Amer, generale peshmerga -. Specialmente gli americani con la loro tecnologia avanzata”.
I consiglieri militari statunitensi verrebbero stanziati a Erbil, nel Kurdistan iracheno, vicino al teatro dei combattimenti, dove i fondamentalisti controllano luoghi strategici.
Dal punto di vista diplomatico, la Francia – per voce del ministro degli Esteri Laurent Fabius – esorta l’Europa a tornare dalle ferie per un consiglio Esteri d’urgenza.