Hamas e Israele rispettano la tregua di 72 ore e si preparano per un nuovo round di negoziati al Cairo. Le truppe israeliane restano dispiegate al confine con la Striscia di Gaza, teatro di una guerra durata oltre un mese e costata la vita a quasi 2.000 palestinesi, 64 militari israeliani e 3 civili.
Per gli abitanti di Gaza la speranza è che quello in gioco al Cairo non sia soltanto un cessate il fuoco ma una pace più duratura, per un territorio devastato da 35 giorni di bombardamenti israeliani intervallati da brevi tentativi di tregua.
Intanto ufficiosamente nella Striscia la rticostruzione è già cominciata: il governo del Qatar distribuisce denaro in contanti per avviare i lavori di ricostruzione. Un programma di sostegno agli abitanti di Gaza gestito da una commissione del Qatar è attivo dal 2012. Come sia giunto a Gaza il denaro in questa fase e a chi esattamente sia destinato non è tuttavia chiaro.
Uno dei punti chiave dei negoziati ricominciati ieri al Cairo è la richiesta da parte di Hamas di porre fine al blocco israeliano imposto sulla Striscia di Gaza sin dal 2006. Per lo Stato Ebraico, come ribadito dal Premier Netanyauh, la priorità resta smilitarizzare Gaza.