Le prove filosofiche dell’esistenza di Dio, secondo Tommaso d’Aquino

2014-08-10 1

Tommaso d’Aquino, frate domenicano del XII° secolo, si rifà apertamente alla filosofia di Aristotele. Sostiene che l’esistenza di Dio può essere riconosciuta con le sole forze della ragione, non solo da chi ha ricevuto un’educazione cristiana. Innanzitutto due preamboli fondamentali:
1) E’ evidente che Dio esiste? Se fosse evidente alla ragione che Dio esiste non ci sarebbe bisogno di dimostrarlo. L’esistenza di Dio, secondo Tommaso, non è evidente per noi, ma è evidente di per sé, perché l’essenza di Dio è il suo stesso essere.
2) E’ dimostrabile che Dio esiste? E’ vero che l’esistenza di Dio è un atto di fede, ma dalle opere di Dio, evidenti a noi, si risale a Dio. L’esistenza di Dio è dunque materia di fede ma anche di ragione.
Ed ecco le 5 vie, i cinque argomenti, esposti inizialmente nella Summa contra Gentiles, sono argomenti puramente razionali, perché rivolti a chi non ha la fede. Le riformulò in modo più rigoroso nella Summa Theologiae.
Relatore:Prof. Enrico Berti