Crédit Agricole paga cara la sua avventura in terra portoghese. Il rosso da tre miliardi e mezzo di euro svelato da Banco Espirito Santo, di cui è azionista al 14,6%, ha quasi azzerato i profitti del secondo trimestre.
In totale, tra perdite e svalutazione, l’istituto di credito francese ci ha rimesso oltre 700 milioni di euro, con l’utile netto sceso a 17 milioni. Meglio delle attese il fatturato, nonostante un calo degli utili dal mercato regionale francese.
I vertici di Crédit agricole ora non escludono azioni legali contro la famiglia Espirito Santo, i cui guai finanziari hanno trascinato a fondo la banca da essa creata.
Il governo di Lisbona è stato costretto ad intervenire con un salvataggio da 4,9 miliardi di euro. I fondi serviranno per creare una nuova banca che assorbirà le attività sane e tutelerà i depositi. Ad accollarsi quelle “tossiche” saranno invece gli azionisti.