La diplomazia è ancora al palo sul cessate il fuoco tra Hamas e Israele. L’accordo sembra lontano dall’essere raggiunto. ‘‘Alcuni progressi sono stati fatti’‘, assicura il Segretario di Stato americano John Kerry che a Tel Aviv ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Hamas ha posto, intanto, la sua pesante condizione: ‘‘Niente tregua senza rimozione del blocco israeliano sulla Striscia di Gaza’‘. A parlare da Doha, in Qatar, è Khaled Meshaal, capo politico di Hamas, che ha minacciato di altre morti Israele: “Quanti soldati israeliani volete inviare dentro le bare alle rispettive madri prima di togliere l’embargo su Gaza? Quale prezzo umano volete pagare per eliminare il blocco?”.
Sono 32 i soldati uccisi dall’inizio delle operazioni: si tratta della perdita più pensate per le Forze di Difesa Israeliane (Tsahal) dalla guerra nel sud del Libano nel 2006.
A Gerusalemme ieri si sono svolti i funerali del soldato Max Steinberg, il 24enne statunitense ucciso negli scontri nella Striscia di Gaza. Per i tutti i soldati israeliani, centinaia di ebrei ortodossi si sono raccolti in preghiera davanti al Muro del Pianto.