Israele non ferma i raid sulla Striscia di Gaza, nonostante il pressing della comunità internazionale.
Un’altra giornata di terrore dopo i bombardamenti della notte che hanno fatto diversi morti e feriti. Secondo la polizia palestinese, gli attacchi hanno colpito la casa di un leader militare di Hamas, alcune moschee e uno stadio. Un bilancio drammatico, come testimoniano le cifre dell’Unicef. Dall’inizio degli attacchi da parte dello stato di Israele, sono oltre 620 i palestinesi uccisi, un centinaio i bambini. Senza contare i feriti quasi 5000 mila, con gli ospedali ormai al collasso. E poi edifici distrutti e migliaia gli sfollati.
Immeditata la reazione di Hamas. Sparati almeno 15 razzi. Con le sirene che risuonavano a Tel Aviv. E mentre salgono a 27 i militari israeliani uccisi, il conflitto diventa sempre più serrato. L’esercito dello Stato ebraico avrebbe neutralizzato, a poco distanza dal confine con Gaza, un tentativo di infiltrazione di due esponenti di Hamas pronti a colpire due kibbutz.