‘‘Un crimine internazionale’‘: così il premier ucraino Arseny Yatseniuk che ha chiesto che i responsabili dell’abbattimento dell’aereo MH 370 siano giudicati all’Aja. “Chiediamo a tutti i governi di partecipare all’inchiesta e di sostenere il governo ucraino per portare davanti alla giustizia tutti questi bastardi che hanno commesso questo crimine internazionale. Questo è un crimine contro l’umanità. Le linee rosse sono state tutte già superate”
I servizi segreti ucraini hanno in mano la prova che incastra i filorussi. Si tratta di intercettazioni telefoniche fra separatisti rese pubbliche, la cui autenticità resta tutta da verificare.
‘‘Abbiamo mostrato come i missili denominati Buk hanno attraversato il confine con l’Ucraina poco prima dell’attacco terroristico contro l’aereo. Queste conversazioni dimostrano che i terroristi hanno ottenuto i missili dalla Russia,” dice Valentyn Nalyvaychenko, il capo dei servizi segreti ucraini.
Si tratta di due telefonate: ‘‘Abbiamo buttato giù un aereo e si è spaccato in pezzi in aria,” dice nella prima conversazione, all’incirca 30 minuti dopo lo schianto del volo, uno dei comandanti dei ribelli a un agente dell’intelligente militare russa. Nella seconda telefonata a parlare sono due ribelli filorussi che si rendono conto che a essere abbattuto è stato un aereo civile. ‘‘Ci sono i resti dei corpi, scarti medici, asciugamani e un passaporto,’‘ dice uno dei due.