Scandalo spionaggio: Berlino intercetta una seconda talpa al soldo della CIA

2014-07-11 6

Rabbia, delusione e sconcerto.
Diventa seria la crisi tra Germania e Stati Uniti per lo scandalo sullo spionaggio. Il governo tedesco oltre ad espellere il capo dei servizi segreti statunitensi che agiva da 007, ha smascherato una seconda talpa. Sarebbe un funzionario del Ministero della difesa al soldo della Cia.
Una rete di controlli viene giustificata dalla Casa Bianca con imbarazzo.

“Voglio solo ribadire – ha detto Jen Psaki, portavoce del Dipartimento di Stato – che per noi il rapporto con la Germania è estremamente importante. Lavoriamo insieme e anche se ci possono essere dei punti di disaccordo, un rapporto profondo deve essere in grado di superare le situazioni critiche o le sfide”.

Per Berlino il nuovo scandalo ha il sapore di un tradimento. Il presidente Obama, dopo il caso scoppiato lo scorso ottobre in cui erano emersi i controlli tra gli altri del cellulare della Cancelliera Angela Merkel aveva promesso di intervenire per fare chiarezza con gli alleati.

Per tutta risposta invece la Germania scopre una rete ben oliata che allarga le sue maglie. Secondo fonti di stampa ci sarebbero almeno venti siti che praticano spionaggio nel paese.

Ad Angela Merkel, che si vede ripiombata in un clima da Guerra Fredda, non resta che protestare.

“Spiare gli alleati è solo uno spreco di energia – ha detto la Cancelliera tedesca – Abbiamo tanti problemi e penso che dovremmo concentrarci sulle cose importanti. Sono convinta che maggior fiducia può e deve portare ad una maggiore sicurezza”.

Con l’espulsione della spia Berlino ha voluto lanciare un chiaro segnale a Washington. Secondo alcuni osservatori
la crisi non sarà di facile soluzione e potrebbe arrivare sul tavolo dei negoziati per i nuovi trattati di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti.