In nove mesi 57.000 minori non accompagnati sono stati fermati alla frontiera con il Messico mentre tentavano di entrare negli Stati Uniti. Un numero doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che ha spinto la Casa Bianca a parlare di emergenza umanitaria e costretto Barack Obama a volare in Texas.
“Siamo convinti di fare la cosa giusta per questi bambini, i loro genitori devono sapere che questa situazione è estremamente pericolosa ed è improbabile che i loro figli possano restare – ha detto Obama – Chiedo ai genitori di tutta l’America Centrale di non mettere in pericolo i loro figli”.
All’insolito appello, Obama aggiunge anche la richiesta di 3,7 miliardi di dollari di fondi straordinari al Congresso degli Stati Uniti per far fronte all’emergenza migranti.
Emergenza che non è limitata solo al Texas: a Murrieta, in California, vengono trasferiti parte dei migranti irregolari. Di fronte al centro di detenzione, alle rivolte anti-immigrati si alternano le manifestazioni dei genitori dei minori tenuti in custodia.
“In questo momento il mio unico desiderio è quello di riabbracciare i miei figli e di averli vicini per dire loro che li amo – le parole di Elva, madre di due bambini – Voglio recuperare tutto il tempo perso senza di loro”.
Il piano della Casa Bianca sull’immigrazione punta ad accelerare le procedure di rimpatrio, costruire ulteriori centri di raccolta, potenziare il trasporto dei clandestini rispediti nei loro paesi d’origine e aumentare il numero di agenti che pattugliano la frontiera.