I carri armati israeliani si dispongono al confine con la Striscia di Gaza. L’offensiva aerea “Barriera protettiva” potrebbe presto tramutarsi in un’operazione via terra, nonostante il Consiglio di Sicurezza dell’Onu – convocato d’urgenza per oggi – denunci il rischio che la situazione possa sfuggire a qualsiasi controllo.
Cinque bambini palestinesi risultano tra le 21 persone uccise dai raid israeliani della scorsa notte. La città più colpita è stata quella di Khan Yunis, a sud del territorio controllato da Hamas. Almeno 10 persone sono morte mentre seguivano in tv la semifinale della coppa del mondo tra Argentina e Paesi Bassi. In totale sono oltre 80 i palestinesi uccisi in tre giorni di raid aerei. L’Egitto ha aperto il valico di Rafah per accogliere i già oltre 400 feriti nei bombardamenti.
Israele parla di attacchi mirati, come quello contro un’auto in cui sono morti Baha Abu al-Leil, membro del braccio armato della jihad islamica, e altre due persone.
L’esercito ha detto di aver colpito oltre 320 obiettivi nelle ultime 24 ore, per un totale di 750 in tre giorni, l’offensiva più violenta dal novembre 2012. È stata distrutta anche la parte palestinese del valico di Eretz da cui si accede da Israele alla Striscia. La decisione di espandere la portata dell’operazione con un’invasione di terra di Gaza dovrebbe essere presa nei prossimi 2-3 giorni. Sono già pronti all’intevento 20mila dei 40mila riservisti richiamati in servizio.