Netanyahu chiede all’esercito di “togliersi i guanti” e Israele richiama 40.000 riservisti contro Hamas. Le Forze armate israeliane sono pronte a un’offensiva via terra nella Striscia di Gaza.
Dopo l’operazione “Piombo fuso” del 2012 “Margine di protezione” è la prima imponente operazione militare israeliana contro gli islamisti di Hamas. In appena 24 ore dal suo avvio un centinaio i razzi in arrivo da Gaza su Israele. L’esercito di Tel Aviv ha risposto lanciando 12 raid aerei sulla Striscia.
E in un giorno si contano già 17 vittime. Tutte palestinesi. Due delle quali erano bambini.
Ucciso durante i raid aerei su Gaza anche Ashraf Yassin, membro del braccio armato di Hamas. L’esercito israeliano conferma l’uccisione di quattro palestinesi infiltrati in una base militare in Cisgiordania.
Intercettati da Iron Drone, il sistema anti missili israeliano due razzi di lunga gittata provenienti da Gaza e diretti uno a Tel Aviv e l’altro ad Haifa, abbattutti in tempo dall’esercito. Per la prima volta le sirene di allarme sono suonate anche a Tel Aviv, mentre l’esercito israeliano ha blindato Gerusalemme, la cui vicinanza alla Striscia di Gaza la rende un obiettivo vulnerabile agli attacchi di Hamas.