Millantavano un giro d’affari da oltre 182 milioni di euro. Tutto falso.
Il numero uno Jenaro Garcia Martin ha confessato di aver truccato i conti per anni e ora la spagnola Gowex è stata costretta a chiedere la protezione dai creditori.
Finisce così la favola dell’ex-stella del firmamento del MAB, la Borsa valori alternativa riservata alle startup tecnologiche.
“Vista la mancanza di risposte della compagnia alle richieste d’informazioni e l’inadempienza dei termini che le avevano imposto i controllori – commenta Javier Flores di Asinver – questo dovrà servire di lezione perché al MAB si faccia un esercizio di trasparenza, si spieghino i controlli abituali e ciò che è venuto a mancare”.
Fondata nel 1999, Gowex proponeva alle città l’installazione di reti Wifi gratuite finanziate tramite la pubblicità e dopo la quotazione si era allargata a livello internazionale.
Martedì, l’inizio della fine: in Rete appare un misterioso rapporto secondo cui il 90% delle entrate che Gowex dichiara “non esistono”.
Mercoledì parte l’inchiesta delle autorità di Borsa, giovedì il titolo viene sospeso dopo essere crollato. Domenica l’epilogo.