Iraq, il premier propone una amnistia per i ribelli

2014-07-02 4

Il parlamento iracheno non è riuscito a trovare un accordo per la formazione di un nuovo governo, ma il primo ministro Nuri al-Maliki si è detto pronto a varare una amnistia per gli individui e i clan che hanno sostenuto i rivoltosi dell’Isis.

Il capo del governo ha rilanciato l’allarme per i propositi dei ribelli.

“All’inizio parlavano di uno stato islamico in Iraq e al Levante, ora parlano di un califfato per la regione. Nè gli iracheni, nè i paesi vicini dovrebbero sentirsi al riparo dei loro progetti. Noi non lasceremo fare; subiranno senza dubbio una severa sconfitta”.

Intanto, dopo la prima ondata di occupazioni da parte degli insorti, l’esercito iracheno ha ripreso il controllo della provincia di Diyala, a cento chilometri dalla capitale.

A dare manforte ai soldati di Baghdad, anche un numero crescente di volontari sciiti, giunti dall’estremo opposto del paese.

Infine, restano tesi i rapporti tra il governo centrale e le autorità kurde, che intendono mantenere il controllo sulle zone liberate dagli insorti e promuovere tra qualche mese un referendum sull’indipendenza.

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