Germania, aumentano i disoccupati. Stabile il tasso nella zona euro

2014-07-01 7

A sorpresa la locomotiva d’Europa registra una nuova frenata nel mercato del lavoro. A giugno il numero di disoccupati è cresciuto di 9mila unità, toccando un totale di 2 milioni e 916mila persone.

Secondo mese di fila di delusione per gli economisti, che prevedevano un calo. E che, anche stavolta, attribuiscono la dinamica al mancato rimbalzo primaverile a causa dell’inverno mite.

“Non è proprio un ‘raffreddamento’, è una valutazione realistica della situazione”, ha commentato il direttore dell’Agenzia del Lavoro riferendosi alla battuta di arresto prevista nella seconda metà di quest’anno.

“Semplicemente, non c‘è un aumento così marcato nell’impiego come quello visto dal 2010 ad oggi”, aggiunge.

Il tasso di disoccupazione di giugno è rimasto saldo al 6,7%: presto, dunque, per parlare di prime crepe in Germania. Specialmente se lo si confronta con il resto dell’Eurozona: a maggio la media è rimasta ferma all’11,6%.

Nonostante il calo dal 12% dell’anno precedente (segnale quantomeno di una stabilizzazione) il dato Eurostat nasconde al suo interno realtà molto differenti.

Di fianco alle “prime della classe” Germania e Austria, vi sono Paesi come Spagna e Grecia dove il tasso supera il 25%.

Rispetto ad un anno fa c‘è comunque un deciso miglioramento nei Paesi oggetto di salvataggio, Portogallo e Irlanda.

Mentre in Italia, a fronte di un leggero calo dei senza-lavoro tra gli under-25, è stato registrato un aumento del tasso di disoccupazione generale al 12,6%.