Qualcuno lo ha fatto: Bruno Zamborlin, ricercatore italiano di 30 anni ha ideato un’applicazione per smartphone abbinata a un sensore che individua e analizza le vibrazioni che si creano quando suoniamo un oggetto (per esempio picchiettando le dita su una superficie, o suonando le pentole o i bicchieri con una posata).
Bruno Zamborlin, ricercatore: “L’idea è trasformare in musica ogni vibrazione che facciamo toccando un oggetto. Si compone di un sensore di vibrazioni con un piccolo trasduttore che trasforma le vibrazioni che facciamo in segnali elettrici che sono poi inviati ad una applicazione dell’iphone che analizza le vibrazioni e le converte in suoni musicali”.
La speciale tecnica del suono, trasforma le proprietà acustiche degli oggetti e crea coi suoni emessi una vera e propria musica. L’obiettivo è fare musica senza i classici strumenti musicali, ma semplicemente suonando gli oggetti comuni che ci circondano.
Bruno Zamborlin, ricercatore: “ Sono interessato a esibirmi attraverso la musica elettronica ma non voglio nascondermi dietro un laptop o ad una consolle di mixaggio, voglio che la musica elettronica sia vita”.
Per Zamborlin l’obiettivo è avvicinare la musica al quotidiano agli oggetti quotidiani per dare alla gente uno strumento in piu’ col quale esprimere le proprie idee.