Violenza tra le mura di casa nel riminese. Donne vittime di mariti carnefici

2014-06-28 23

Donne offese, picchiate e perseguitate: nuovi casi di violenza verificatisi nel riminese. Nei giorni scorsi i Carabinieri di Riccione hanno denunciato tre uomini per violenza nei confronti delle rispettive mogli.


Nel primo caso, a seguito di acquisto immobiliare, una donna ha scoperto che il marito aveva speso tutti i risparmi al gioco d'azzardo. La moglie ha allora compiuto un controllo più approfondito, venendo a conoscenza di diversi "buchi" e debiti accumulati dal marito tanto da trovarsi in casa alcuni creditori che le chiedevano di saldare il conto. Chiesti chiarimenti al marito, l'uomo ha reagito con violenza, che si è poi trasformata in una convivenza lunga più di un anno fatta di insulti e maltrattamenti, anche davanti ai figli minori. Solo lo scorso 1 aprile, dopo l'ultima violenta lite accompagnata da percosse la donna è riuscita a farsi forza e andare al pronto soccorso per farsi medicare e a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine. La donna ha riportato una prognosi di 8 giorni per contusioni al volto, il marito, 41enne riccionese, è stato denunciato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.


Nel secondo caso, a fare da padrone l'eccessiva gelosia e possessività nei confronti di una 40enne bolognese. L'ex compagno, un 41enne di Cesena, col tempo era diventato sempre più geloso della donna e più geloso diventava, più aumentava la sua violenza nei confronti della compagna. Insulti, percosse e vessazioni varie per messaggi scambiati dalla 40enne con altri uomini con il cellulare o sui social: violenze che avvenivano anche davanti agli occhi dei due bambini, entrambi minori. Davanti a questo la 40enne aveva deciso di troncare la relazione, cosa che sembrava aver calmato l'animo dell'uomo pronto a riconquistarla riempiendola di attenzioni. La donna però si è dimostrata ferma sulla sua decisione di lasciare il cesenate. Da qui la persecuzione quotidiana, sms, chiamate e pedinamenti, tale da spingere la donna a cambiare le proprie abitudini. Vedendo una foto su Facebook della donna con amici nelle Marche, aveva contattato uno di questi per chiedere perché lui non fosse stato informato in merito. Per timore di un suo arrivo e preoccupata per la sua incolumità, la donna comunicò al suo convivente che avrebbe fatto immediatamente rientro a casa. L'uomo è stato denunciato per atti persecutori, inoltre per lui anche un divieto di avvicinamento emesso dalla Autorità giudiziaria locale.


L'ultimo caso vede come vittima una 26enne di Saludecio che sin dal primo anno di matrimonio ha subito insulti e maltrattamenti per futili motivi da parte del marito, un 43enne concittadino. All'inizio erano episodi sporadici, uno strattone e parole pesanti: la donna giustificava questo atteggiamento colpevolizzandosi e pensando di dover lavorare sul proprio carattere. Giorno dopo giorno la violenza dell'uomo però si era fatta sempre più forte, tanto che circa un anno fa, la 26enne aveva preso la decisione di lasciare il marito. Davanti alla scelta della donna il 43enne ha iniziato un escalation di violenza. In un episodio l'ha prima colpita con violenza alla testa, poi l'ha chiusa in camera da letto e iniziato a rompere oggetti di proprietà della moglie. Al culmine della rabbia ha preso un coltello dalla cucina e l'ha puntato alla gola della donna minacciando di ucciderla se non avesse cambiato idea. In un altro episodio l'uomo l'aveva colpita a calci e pugni per poi spingerla in mezzo alla strada. Compresa la volontà della donna di recarsi dai Carabinieri, l'uomo era uscito in strada e l'aveva afferrata per i capelli riportandola in casa. Dopo questo fatto la donna si è rivolta alle forze dell'ordine, un episodio questo che aveva portato anche i vicini di casa ad informare i Carabinieri su quanto stava accadendo. Il 43enne è stato denunciato per maltrattamenti e lesioni personali.

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