La prima reazione, alla nomina di Juncker Presidente della Commissione europea , è arrivata dal suo principale oppositore. Il premier britannico David Cameron, in un tweet, ha ribadito che Juncker non è il cambiamento che ci si aspettava.
“È una brutta giornata per l’Europa – ha detto l’inquilino di Downing Street – Credo che lavorando insieme avremmo potuto trovare un candidato alternativo sostenuto da tutti da ogni stato membro. Penso sia un grave errore che gli altri leader abbiano deciso di abbandonare questo approccio”.
Cameron avrebbe messo in guardia i colleghi europei che potrebbero rimpiangere il nuovo processo per scegliere il presidente.
Quanto accaduto non va bene per l’Unione, né tanto meno per la Gran Bretagna. Si deve cambiare. Alla fine del 2017, non sarò io, non sarà la Camera dei Comuni o Bruxelles a decidere sul futuro della Gran Bretagna nell’Unione Europea, sarà il popolo britannico e sarà la loro scelta”.
Il politico lussembrughese, del Partito Popolare Europeo, non ha incassato solo il no di Cameron, ma anche quello dell’ungherese Viktor Orban.
La nomina di Juncker appare ormai come una mediazione tra gli interessi tedeschi e quelli dell’Europa del Sud.