La Nigeria è entrata in una delle fasi più buie della sua storia. Parla così il presidente nigeriano Goodluck Jonathan dopo aver visitato il luogo dell’attentato che mercoledì ha sconvolto un quartiere signorile della capitale Abuja.
Una bomba, esplosa in un centro commerciale, ha ucciso 21 persone. Numerosi anche i feriti, molti dei quali sono ancora ricoverati in ospedale.
Nel Paese sembra ormai regnare il caos, con le forze di sicurezza al momento incapaci di porre freno all’offensiva degli islamisti di Boko Haram, che da tempo terrorizzano la Nigeria con attacchi sanguinosi, rapimenti di massa, e assalti ai villaggi.
Ieri intanto si sono svolti i funerali delle vittime mentre proseguono le ricerche degli autori della strage. La polizia avrebbe fermato un sospetto ma non c‘è ancora nessuna rivendicazione. Gli occhi sono tutti puntati sull’organizzazione terrorista Boko Haram che recentemente ha realizzato diversi attentati ad Abuja e nel nord della Nigeria. Martedì scorso più di 30 persone sono morte e più di 60 ragazze sono state rapite nello stato di Borno.