A meno di sorprese, oggi potrebbe arrivare l’accordo sul nome di Jean Claude Junker alla presidenza della Commissione europea.
La riunione dei 28 capi di stato e di governo di oggi a Ypres, in Belgio, dovrebbe ricomporre le divisioni. Intanto lo stesso Junker butta acqua sul fuoco.
“Non sono ancora il presidente designato. Se il buon senso prevarrà, ciò potrebbe accadere entro la settimana. Ma a quanto pare il buon senso è distribuito in modo ineguale, dunque ci toccherà aspettare”.
A sbloccare l’impasse era arrivata l’apertura della tedesca Merkel, che così ha di fatto isolato il governo britannico del conservatore Cameron.
“Mi oppongo alla candidatura di Junker perché è l’approccio sbagliato all’Europa, è il principio sbagliato da evitare. Ma in ogni caso, oltre a questo, lavorerò per il referendum e per la rinegoziazione degli accordi con Bruxelles. Sarà il popolo britannico a decidere”.
Ieri i capi di stato e di governo avevano partecipato, a Ypres, in Belgio, alla cerimonia per la commemorazione dei cento anni dallo scoppio della prima guerra mondiale.