È di almeno 5 feriti il bilancio di altrettante esplosioni di ordigni rudimentali nella metropolitana e davanti a un tribunale del Cairo.
Il ministero dell’Interno egiziano punta il dito contro i Fratelli musulmani parlando di “un disperato tentativo di elementi dell’organizzazione terroristica di dimostrare la propria presenza”.
“Un atto di terrorismo malvagio e vile – secondo il governatore della regione della capitale Mohamed Abdel Zaher – Le esplosioni multiple e coordinate sono la prova che si è trattato di un attacco organizzato. Il pugno di ferro contro certe organizzazioni non dovrebbe essere oggetto di polemiche”.
L’attacco arriva all’indomani delle prime critiche internazionali contro il neo presidente Abdel Fattah al-Sisi, innescate dalle condanne inflitte al Cairo contro 18 operatori e giornalisti di Al Jazeera, e nel pieno della resa dei conti tra la magistratura e i Fratelli musulmani: il leader della Confraternita e altri 182 militanti sono stati condannati a morte.