Un'Italia forte per il semestre Ue

2014-06-24 5

È un’Italia forte, determinata e convinta quella che a partire dal primo luglio prende la guida del semestre europeo.

Un’Italia pronta assumersi le proprie responsabilità ma che chide a Bruxelles di assumersi a sua volta le proprie.

E non solo, alla Camera il premier italiano Matteo Renzi annuncia di andare ai supplementari. Si dà 1000 giorni per rivoluzionare il Bel Paese.

“Noi al termine di questi mille giorni presenteremo un paese che è in grado di fare quel percorso di riforme che altri hanno fatto – facevo riferimento per esempio alla Germania – a partire dal 2003. E se facciamo le riforme, non le facciamo perché qualcuno ce lo chiede da fuori. Le facciamo perché siamo consapevoli noi”.

Quindi l’affondo sulle politiche d’austerità, che non possono niente contro disoccupazione e crisi. Renzi non chiede di cambiare trattati e formule comunitarie ma pretende più flessibilità.

“Mi fa ridere chi dice che violano il trattato quelli che parlano di crescita. Viola il trattato chi parla solo di patto di stabilità. Senza la diminuzione del numero di disoccupati, senza la capacità di tornare a creare ricchezza, non ci sarà nessuna stabilità”.

Sui migranti incalza: o l’Europa è solidale o si tenga la sua moneta. Noi ci teniamo i nostri valori.

“Un’Europa che racconta tutto nel dettaglio di come va pescato il tonno o il pesce spada, mai poi, quando anzichè discutere di pesci, nel mare ci sono i cadaveri, si volta dall’altra parte, quest’Europa non è un’Europa degna di chiamarsi Europa di civilità”.

Archiviato il dossier nomine- sabato, a Parigi, i leader europei di centro sinistra hanno dato il proprio nullaosta a sostenere la candidatura di Jean-Claude Juncker alla presidenza della Commissione europea- Renzi vuole che l’Europa ridiventi la casa della politica.

“Chi oggi immagina che il gap di democraticità dentro l’Europa si colma e si recupera semplicemente indicando Juncker o un altro a fare il presidente della Commissione, vive su Marte”.

Matteo Renzi è sicuro che sotto la sua guida l’Italia cambierà rotta e insieme all’Italia anche l’Europa.
Adesso deve convincere gli italiani e soprattutto i suoi partner europei.

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