Kerry: Usa appoggeranno Iraq. Ma Al-Maliki agisca per l'unità del Paese

2014-06-24 17

I consigli e l’appoggio degli Stati Uniti ad una leadership irachena resa precaria dell’avanzata jihadista e schiacciata dalla pressione delle critiche.

Il Segretario di Stato Americano John Kerry in visita a Baghdad ha assicurato il sostegno di Washington contro l’offensiva dei ribelli, definita una “minaccia esistenziale” per l’Iraq.

“Il nostro appoggio sarà concreto e importante” ha assicurato Kerry “ma sarà efficace se i leader iracheni prenderanno le decisioni necessarie a tenere unito il Paese. Permetterà alle forze di sicurezza irachene di affrontare l’Isis (Stato Islamico dell’Iraq e del Levante) in maniera più incisiva e in modo da rispettare la sovranità del Paese e allo stesso tempo gli interessi vitali degli Stati Uniti nella regione”.

Parole rivolte al un Premier, Nuri Al-Maliki, sotto il fuoco incrociato delle critiche interne e internazionali. Il leader della comunità curda Masud Barzani ha chiesto le sue dimissioni. In 8 anni di potere il Premier sciita ha creato divisione e malcontento tra le minoranze curde e sunnita, la componente che appoggia e in parte costituisce la ribellione dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante. Sul terreno l’esercito ha affrontato a Baquba i ribelli che hanno consolidato il controllo di Mosul e di buona parte della frontiera con la Giordania.

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