Sale ad almeno 14 morti il bilancio dell’alluvione in Bulgaria nord-orientale. Un bilancio non ancora definitivo perché molte persone mancano all’appello.
In varie zone sul mar Nero è stato decretato lo stato di emergenza, come a Varna, una delle città più colpite. Secondo un abitante quanto è avvenuto è senza precedenti:
“Vivo a Varna dal 1971 e non ho mai visto un tale disastro prima. Non riesco a immaginare da dove sia potuta venire così tanta acqua. È stata un’esperienza terrificante”.
Una delle cause del disastro a Varna, secondo i residenti, potrebbe essere il taglio illegale degli alberi sulle colline intorno al centro abitato. Ma le piogge torrenziali hanno colpito anche altre parti del paese:
“Qui avevamo l’acqua fino alla cintola – dice un allevatore – Ho salvato le mie bestie una ad una. I conigli e i polli sono morti. Ho salvato la capra
e qualche agnello. In cantina ci saranno almeno 25 tonnellate d’acqua”.
Il ministero dell’Ambiente avverte che, nei prossimi giorni, il livello dei
fiumi in tutta la Bulgaria potrebbe alzarsi pericolosamente.
Lunedì prossimo sarà giorno di lutto nazionale per le vittime del maltempo.