E’ il giorno del piano di pace per l’est dell’Ucraina, proposto dal presidente Petro Poroshenko. Prima della presentazione ufficiale, sui media del Paese sono trapelati i dettagli, tra i quali la creazione di una zona cuscinetto di 10 chilometri alla frontiera con la Russia, l’amnistia per chi depone le armi, la convocazione di elezioni locali, il decentramento del potere.
Nell’est intanto vanno avanti gli scontri, mentre Kiev ha annunciato di aver ripreso il controllo del confine e di poter così impedire l’ingresso di rinforzi e armi per i filo-russi. Ieri, secondo Kiev, 300 ribelli sono stati uccisi a Krasni Liman, per essersi rifiutati di consegnare le armi. I soldati ucraini stanno riconquistando terreno, accerchiando le postazioni degli insorti attorno Slaviansk che resta nelle mani dei filo-russi.
Quest’ultimi si sono ritirati dalle località vicine di Yampol e Seversk, da dove fugge anche la popolazione locale.