È la crisi più grave dalla Seconda Guerra Mondiale e il moltiplicarsi di conflitti peggiora dati già allarmanti.
Il numero di persone costrette ad andarsene da casa a causa di guerre o persecuzioni ha superato i cinquanta milioni secondo il rapporto diffuso dalle Nazioni Unite in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato.
Le organizzazioni umanitarie devono affrontare una sfida enorme, dice l’Alto Commissario Onu ^per i Rifugiati Antonio Guterres:
“Vi è un diffuso senso di impunità. Vi sono nuovi conflitti con drammatiche violazioni dei diritti umani. La comunità internazionale ha perso gran parte della sua capacità di prevenire conflitti e di risolverli in tempi ragionevoli”.
Dei 51,2 milioni tra rifugiati, richiedenti asilo e sfollati all’interno del proprio Paese segmalato nel 2013, sono questi ultimi il numero più elevato: oltre trentatré milioni di persone.
Dal conflitto in Siria alle recenti violenze in Iraq che contribuirà a modificare i dati al rialzo, nessuno è risparmiato: uomini, donne e bambini si ritrovano spesso a trascorrere gran parte della propria vita in campi che spesso diventano permanenti.