Venezia è la capitale mondiale dell’architettura per la 14esima Mostra Internazionale della Biennale, aperta al pubblico fino al 23 novembre. Il tema è ‘‘Fundamentals’‘. Al centro non le visioni delle archistar ma la ricerca sugli elementi fondamentali degli edifici: dalle porte ai soffitti. ‘‘Modernizzare la storia dell’architettura’‘ è l’obiettivo di questa edizione.
Michele Bambling, curatrice del padiglione degli Emirati Arabi Uniti, sottolinea l’importanza di salvaguardare il patrimonio moderno: “Gli edifici contemporanei che si costruiscono oggi sono molto diversi da quelli moderni sui quali ci concentriamo qui. C‘è molto entusiasmo, sono tante le persone che desiderano far parte della scena mondiale, di quello che accade ora. Ci sono persone, anche tra queste stesse, che ritengono importante anche conservare il patrimonio moderno e la tradizione, perché le due cose possono coesistere l’una accanto all’altra”.
Questa è la prima edizione della ‘‘Mostra Internazionale di Architettura’‘ che durerà sei mesi invece che tre. Esposte a Venezia opere di artisti provenienti da 65 Paesi.
Bernard Khoury, architetto libanese e designer del padiglione del Bahrain sottolinea la pericolosità dei modelli di importazione in architettura: “Molti di questi progetti moderni sono stati sostenuti o sono nati nell’ambito di progetti istituzionali, altri sono stati finanziati direttamente dallo Stato. Quando lo Stato viene meno ad emergere è un altro tipo di modernità, più pericolosa. Lo vediamo nella regione del Golfo, dove è in atto una cieca importazione di modelli anglosassoni, non si tratta di opere statali ma soprattutto di privati.’‘
Numerosi gli eventi che esploreranno in profondità le tradizioni architettoniche e culturali proveniente da ogni parte del mondo: dalla Cina all’Africa, dall’Europa alla Russia.
A dirigere la mostra c‘è Rem Koolhaas, architetto olandese, già premiato a Venezia nel 2010 con il Leone d’oro alla carriera.