Argentina: la Corte suprema Americana la condanna a pagare tutto il debito

2014-06-17 13

L’Argentina rischia di nuovo di essere obiettivo delle speculazioni finanziarie.

La Corte Suprema americana respinge
l’appello di Buenos Aires confermando di fatto la sentenza precedente che impone il pagamento di 1,3 miliardi di dollari ai fondi speculativi proprietari di titoli di stato andati in default. E, con sette voti a favore e uno contrario, stabilisce che i possessori dei titoli possono far ricorso alle corti americane per costringere l’Argentina a svelare dove controlla proprietà nel mondo per facilitare il recupero dei fondi.

La presidentessa Kirchner è corsa in tv per rassicurare gli investitori affermando che l’Argentina onorerà i suoi impegni e non fallirà, ma la sentenza è vista come una coltellata alle spalle da Buenos Aires che ha definito il comportamento dei fondi speculativi: estorsivo. Senza dimenticare che se il paese dovesse pagare questo denaro decadrebbe la cosiddetta clausola dell’eguale trattamento, che la nazione aveva promesso ai vecchi creditori e che provocherebbe la ridiscussione di tutti i debiti scaturiti dal fallimento argentoino nel 2001 2002. Un fallimento da 100 miliardi di dollari.