Iraq. Inarrestabile l'avanzata dell'Isis. Presa città strategica

2014-06-16 39

In Iraq, l’offensiva dell’Isis sta proseguendo quasi indisturbata verso nord-ovest e verso est.

I terroristi dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante mirano a conquistare una zona strategica punto di giunzione con le loro truppe stanziate in Siria. In quest’ottica hanno dunque attaccato la città di Tallafar, 350 km a nord-ovest di Baghdad.

Il 95% della popolazione locale sarebbe fuggita. Anche a causa della reputazione di crudeltà e di sprezzo delle regole della guerra che si portano dietro questi miliziani.

In Siria gli Stati uniti li tollerano, per via della loro funzione anti regime, in Iraq, invece, Washington sembra reagire con sorpresa e preoccupazione all’avanzata degli uomini dell’Isis.

Per contrastarli, la Casa bianca, che ha sostenuto il governo di Baghdad, è forse alla vigilia di un riavvininamento storico con l’Iran, baluardo degli sciiti iracheni. Il segretario di stato americano John Kerry ha per la prima volta evocato apertamente questa possibilità.

La portavoce del Dipartimento di stato Jen Psaki ha però precisato che fra i due governi non ci sarà un vero e proprio coordinamento militare.

Sull’altro lato della barricata, le due potenze sunnite della regione, l’Arabia Saudita e il Qatar, addossano tutta la responsabilità di quanto sta accadendo in Iraq al premier sciita Nouri Al Maliki.