Elettori afghani di nuovo alle urne per il turno di ballottaggio delle presidenziali che tra gli ex ministri Abdullah Abdullah e Ashraf Ghani, deciderà il successore di Hamid Karzai.
Entrambi i candidati si sono detti fiduciosi nella regolarità delle elezioni, e si sono impegnati a riconoscere comunque il risultato. Al primo turno, il 5 aprile, Abdullah ha ottenuto il 45 per cento dei voti e Ghani il 31,6.
Sulle consultazioni pesa il boicottaggio dei taleban, che hanno puntato a scoraggiare la partecipazione anche minacciando gli elettori.
Non più ricandidabile, dopo 13 anni al potere, il capo dello stato uscente, Hamid Karzai ha fatto appello agli afghani affinchè vadano a votare, “per la stabilità e la pace”.
Il voto si svolge tra altissime misure di sicurezza e con l’impiego di 200.000 tra agenti e soldati. Solo pochi giorni fa, Abdullah Abdullah è scampato all’ennesimo tentativo di attentato, mentre poche ore prima dell’apertura dei seggi alcuni razzi sono caduti su Kabul, ma senza fare vittime.
Entro la fine del 2014 il presidente statunitense Obama prevede il ritiro delle proprie truppe ancora presenti nel paese da oltre dieci anni, e il passaggio dei poteri alle Forze di sicurezza afghane.