Nel percorso blindato che ha portato l’auto di Abdel Fattah al-Sisi verso il palazzo della Corte Costituzionale uno striscione ringranzia i paesi arabi che stanno aiutando economicamente l’Egitto.
Celebrazioni autorizzate e più o meno spontane salutano, al Cairo, il giuramento del neo presidente .
Le imponenti misure di sicurezza si defilano dopo la presa del potere da parte dell’ex generale, lasciando spazio alle manifestazioni di consenso.
Dagli elicotteri dell’esercito vengono lanciate le sue foto e ventuno salve di cannone annunciano l’arrivo di al Sisi nella sua nuova residenza: il palazzo presidenziale di Ittahadeya.
“Congratulazioni al presidente Abdel Fattah al-Sisi, gli chiediamo di preoccuparsi dei giovani, perché hanno bisogno di lavorare e hanno bisogno di case – dice una residente del Cairo – l’Egitto ha bisogno di un buon presidente e Al-Sisi è un uomo buono”.
“Gli chiediamo di prestare grande attenzione ai bisogni del paese per raggiungere gli obiettivi della giustizia sociale e della sicurezza – aggiunge un pensionato che ha preso parte alla celebrazioni – perché la sicurezza è necessaria per attrarre investimenti”.
“Il popolo egiziano sta soffrendo da tre anni – ricorda un lavoratore della capitale – gli chiediamo di prendersi cura dei poveri e delle persone che cercano cibo tra i rifiuti e di garantire la sicurezza”.
L’esercito aveva chiuso preventivamente l’accesso a piazza Taharir, il simbolo della rivoluzione che rovesciò Hosni Mubarak. I veicoli blindati hanno fatto marcia indietro solo quando la piazza è stata occupata dai sostenitori del nuovo rais dell’Egitto.
“Il giuramento dà inizio a una missione piena di difficoltà per il neo presidente – conclude il corrispondente di euronews al Cairo, Mohammed Shaikhibrahim – una serie di emergenze attendono di essere affrontate, innanzitutto le questioni economia e sicurezza. Successivamente, al-Sisi potrà dedicarsi al conflitto interno con i Fratelli musulmani”.