‘Se ci sono state violazioni ben venga una multa, ma la cifra di cui si parla, 10 miliardi di dollari, non è ragionevole’.
È scontro diplomatico sul caso BNP Paribas, la banca francese finita nel mirino delle autorità americane per presunte violazioni delle sanzioni contro Sudan, Iran e Siria.
Il ministro degli esteri transalpino Laurent Fabius ha detto che intende difendere gli interessi dell’istituto di credito.
Le occasioni non mancheranno: tra pochi giorni il presidente statunitense Barack Obama sarà a Parigi per l’anniversario dello sbarco in Normandia.
Stavolta, però, gli americani potrebbero non essere accolti altrettanto trionfalmente: Fabius ha minacciato di mettere in atto delle rappresaglie, per una decisione definita “unilaterale”, nell’ambito dei negoziati per l’accordo di libero scambio tra Ue e Usa.