S’infiamma il dibattito politico negli Stati Uniti dopo la scarcerazione dei cinque detenuti teleban dalla prigione speciale di Guantanamo, a Cuba. In cambio è stato liberato, dopo quasi cinque anni, il sergente Bowe Bergdahl, l’unico americano prigioniero in Afghanistan. Insorgono i Repubblicani che accusano Barack Obama di aver ‘‘trattato con i terroristi’‘.
‘‘Il presidente ha violato la legge: ha dato il via libera al ritorno in Afghanistan dei leader taleban senza una completa notifica al Congresso,’‘ attacca il deputato repubblicano Mac Thornberry. ‘‘Si può controbattere dicendo che si trattava di un’emergenza, ma non rispettare la legge mette in pericolo la sicurezza nazionale.’‘
I cinque miliziani, detenuti a Guantanamo dal 2002 e classificati come ‘‘ad alto rischio’‘, sono stati rilasciati con la mediazione del Qatar, Paese dove sono stati trasferiti. “Bowe Bergdahl era in pericolo di vita, il suo stato di salute stava peggiorando”: giustificano così lo scambio le autorità americane. ‘‘Il segretario alla Difesa Chuck Hagel,’‘ rassicura il portavoce della Casa Bianca,’‘ha garantito che questi cinque detenuti non costituiscono una minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti.”
Barack Obama spera che l’accordo segni “un’apertura” nelle possibili trattative fra Stati Uniti e taleban mentre l’esercito americano si ritira dall’Afghanistan. Bowe Bergdahl si trova, intanto, in Germania, all’ospedale militare americano di Landstuhl dove sta ricevendo cure mediche e psicologiche.