Google si piega alla giurisprudenza europea. Dopo la sentenza che ha di fatto sancito il diritto all’oblio nei risultati dei motori di ricerca l’azienda californiana ha predisposto una pagina per richiedere la cancellazione dei link ritenuti obsoleti.
Attraverso un modulo online chiunque potrà, previa identificazione attraverso la scannerizzazione di un documento, spiegare i motivi per cui crede che un link ad un vecchio articolo, ad esempio, sia superato ma ancora lesivo della sua reputazione.
Google assicura però che bilancerà il diritto alla privacy con quello all’informazione: un conto è cancellare un pignoramento avvenuto dodici anni prima (è il caso del cittadino spagnolo che ha portato alla sentenza europea), un altro sono le frodi, la negligenza, o le condanne penali.