Le europee sono state un punto di svolta anche per la Grecia, dove gli elettori hanno votato in massa il partito della sinistra radicale Syriza senza disdegnare Alba Dorata, partito di estrema destra che manda a strasburgo 3 eurodeputati.
“È un bene che la gente si sia svegliata, abbia capito che tutto andava male e che abbia vitato in modo diverso. Ma èancora troppo poco per la sinistra e troppo per la destra”.
“Gli elettori hanno voluto dare un voto di protesta, un voto sanzione per il governo. Per questo si sono espressi così.”.
La sinistra radicale di Alexis Tsipras ha distanziato il partito conservatore al governo, Nuova Democrazia, di 4 punti percentuali. Abbastanza per Tsipras per chiedere elezioni anticipate.
Dimitris Papadimoulis è uno degli eurodeputati eletti per Syriza.
“Syriza è pronto a vincere le elezioni nazionali e formare un ampio governo democratico. Anche con un chiaro mandato elettorale, cercheremo alleanze politiche e sociali”.
Se il partito del premier perde circa 4 punti percentuali e manda a Strasburgo 6 eurodeputati contro i 7 di 5 anni fa, fa un capitombolo il Pasok, che scivola in 4 posizione con poco più dell’8% di voti, contro il 36% del 2009.
E i due principali partiti, Nuova Democrazia e Pasok, mandano in tutto 8 eurodeputati contro i sette di Syriza.
Stamatis Giannisis, euronews:
Malgrado la vittoria di Syrizas alle europee, il premier di centro destra Samaras non ritiene il caso indire nuove elezioni. Chiede piuttosto di accelerare le riforme per uscire dalla crisi.