La giunta militare thailandese ha convocato i due litiganti: 114 le personalità chiamate a colloquio, sia del partito Puea Thai, che era al governo prima del colpo di Stato, sia dell’opposizione democratica.
Molti nel Paese dicono che il colpo di Stato è il meno peggio, in quanto tenta di metter fine a una disputa di potere che divide il Paese da più di otto anni:
“I soldati sono usciti dalle caserme e hanno portato ordine nella nostra situazione. Ora possiamo evitare il bagno di sangue”.
Tra manifestazioni e contro-manifestazioni, il Paese era precipitato in una fase di stallo.
Ora i militari hanno imposto il coprifuoco notturno, e hanno sospeso gran parte della Costituzione. Mantenuto in essere il Senato, resta in vigore anche la Monarchia. Proibite le riunioni politiche di più di cinque persone.