Europee, al via la maratona. Britannici e olandesi primi ai seggi

2014-05-22 8

Ê iniziata dal Regno Unito e dai Paesi Bassi la corsa alle europee che si concluderà domenica sera. Un voto carico di aspettative e incertezze, che vedrà fronteggiarsi coloro che sono favorevoli all’Unione europea, e coloro che invece la vedono come un ostacolo.

Tra i primi a recarsi ai seggi a Londra il Premier David Cameron insieme alla moglie. Stavolta l’attenzione dell’opinione pubblica inglese per questo genere di consultazioni è più alta del solito. Conservatori e laburisti devono vederserla con il partito di Nigel Farage, lo United Kingdom Indipendence Party, euroscettico e anti-immigrazione, che gode di grandi consensi.

“L’Unione Europea è troppo concentrata su se stessa, fa notare questo elettore. Noi ci sentiamo separati da loro.” “Molte cose devono cambiare in Europa, fa notare un altro elettore, ma non sarebbe un bene per noi uscire dall’Unione. Abbiamo bisogno dell’Europa e l’Europa ha bisogno di noi.”

Secondo numerosi sondaggi il sostegno britannico a Bruxelles negli ultimi tempi è effettivamente cresciuto, ma il dibattito sul restare o no in Europa è tornato al centro della scena politica britannica, come spiega l’analista londinese David Lea. “Gli euroscettici nel Regno Unito fanno leva su quelle persone che non si sentono rappresentate dall’Europa e pensano di non trarne sufficienti benefici. Si sentono come estranei.” Una questione che sta dividendo e creando divisioni all’interno dei principali partiti politici nel Paese.

Il premier Cameron, in caso di vittoria delle elezioni il prossimo anno, ha promesso un referendum sull’adesione o l’uscita dall’Europa, racconta la corrispondente di euronews. Quindi il vero test cruciale non sono le europee ma le politiche che potrebbero segnare un cambiamento nel rapporto tra il Regno Unito e Bruxelles.