Le elezioni europee hanno dei protagonisti annunciati, i movimenti populisti figli della crisi economica. In Grecia i neo-nazisti di Alba dorata, nonostante un terzo dei suoi 18 deputati sia in carcere per incitamento all’omicidio, mietono consensi. Alle regionali in Attica di domenica scorsa, il loro candidato ha ottenuto oltre il 16% dei voti.
“Per la prima volta nella storia sarà interessante vedere come si comporrà il Parlamento europeo – ha detto il deputato Ilias Panagiotaros – perché saranno rappresentati i partiti nazionalisti di tutta Europa pronti a fermare le azioni incontrollate dei colletti bianchi e dei banchieri”.
Le aggressioni agli immigrati e gli arresti di alcuni attivisti non hanno scalfito la popolarità del partito di estrema destra, che secondo i sondaggi in vista delle europee si appresta a raggiungere l’8%.
“L’Unione europea ha fatto un sacco di progressi, ma non abbastanza da essere apprezzata dai lavoratori con un reddito basso e dalle nuove generazioni di europei – spiega il professor Dimitri A. Sotiropoulos – Questo significa che c‘è terreno fertile per far fiorire populismi e ideologie semplicistiche”.
In Italia il voto di protesta sembra essere catalizzato quasi completamente dal Movimento 5 Stelle. La forza politica di Beppe Grillo viene percipita come l’unica forma di opposizione al governo di Matteo Renzi.
“È l’unica possibilità che ha l’Italia, perché sono tutti ladri – dice una sostenitrice veronese – Spero che Grillo faccia qualcosa”.
Secondo l’istituto di ricerche demoscopiche PollWatch, gli euroscettici sono in forte ascesa e potrebbero conquistare circa un centinaio di seggi, tre volte in più che nel Parlamento precedente.
“Questo vento sta guadagnando forza – ripete spesso Grillo dal palco -Trova qualcosa a cui aggrapparti, Schulz. Stiamo arrivando”.
Grillo chiede un referendum per decidere sulla permanenza dell’Italia nell’euro. I sondaggi danno la forza politica guidata dal comico italiano al 25% e in ascesa.
“Vogliamo creare un’Europa per i cittadini – ha spiegato Grillo – E aumentare la conoscenza dell’Europa per i 500 milioni di cittadini che non sanno nulla di Europa. Questo è l’alibi dei politici”.
Il programma del Movimento 5 Stelle per l’Europa prevede l’abolizione del Fiscal compact e l’adozione degli Eurobond.